Un’immagine mutevole e una realtà instabile.
E nondimeno, una dimensione che si offre all’incantesimo.
Questo può essere il paesaggio attraverso lo sguardo.
Varese, 19-25 settembre 2021
Le piante viaggiano, si spostano in silenzio subendo, fronteggiando e sfruttando le forze degli elementi. E al contempo occupano lo spazio, lo conquistano, lo popolano, e finiscono per abitarlo espressivamente.
Così, un terzo seme di tarassaco valica il confine del parco di Villa Baragiola, nucleo originario del progetto Esseri Lievi, e si radica su una parete scoscesa del Parco Mantegazza, imitando non solo l’estetica ma anche il comportamento delle piante, e adattandosi al luogo in cui si colloca.
Il lavoro, che nel complesso trae ispirazione dai processi naturali, opera per questioni spaziali e si manifesta in maniera inedita nel secondo luogo, rapportandosi all’area d’intervento in un sentimento di appartenenza, alleanza, complicità rinnovate con il paesaggio.
Inoltre, l’azione di oltrepassare lo spazio del primo parco e di dislocarsi in un altro ambiente pone l’osservatore davanti ad un’evidenza: i margini entro i quali siamo portati ad agire altro non sono che delle delimitazioni alle quali il resto degli esseri viventi non risponde poiché non le riconosce come tali, mosso com’è da una ragione ancestrale, ovvero quella dell’esistere.
L’opera d’insieme – tra Villa Baragiola e Parco Mantegazza – nella sua caducità, assume una natura inedita generando uno spazio emotivo per mezzo di un’azione ambientale diffusa.
Il lavoro site-specific è stato realizzato nel Parco Mantegazza, a Masnago (Varese). Nasce nell’ambito della residenza d’artista Habitat_Scenari_Possibili e del Festival del Paesaggio Nature Urbane che si è tenuto a Varese tra il 19 e il 25 settembre del 2021.
Periodo: settembre 2021 / Materiali: variabili – legno di quercia e ailanto, arundo donax / Misure del seme: 7 mt di diametro c.ca per l’appendice piumosa, 3,40 mt per il seme e il braccio di supporto dell’appendice.