L’Alzina, agosto – ottobre 2024

Sul finire della stagione estiva, certi paesaggi appaiono quasi solenni, fatti di una terra assetata, stoppie giallissime che sembrano allineate da un pettine celeste – e invece sono semplicemente frutto di una seminatrice a righe – massi enormi dei muri a secco crollati col peso del tempo e distribuiti casualmente sul ciglio dei campi, un odore effimero ma permanente di sterco di maiale usato come concime, mosche roboanti e molestatrici, una decina di abitanti silenziosi, case distribuite con un ordine entropico, cani abbaianti alla luna, lecci verdi e secchi dall’aspetto zoomorfo, erbe spontanee con una natura a dir poco scultorea, e un cimitero piccolo, silenzioso, simbolico e quadrato – un recinto sacro – intorno al quale, sul lato Est, d’improvviso s’illumina un piccolo oggetto naturale che riporta alla mente i nicchi di Leonardo. […]
L’Alzina dà la sensazione di essere uno di quei territori attraversati e guardati pochissimo. Paesaggi costituiti di vicende residue in spazi di transito, dove distrattamente immaginare storie, e d’improvviso intuire con certezza che certi luoghi e le tracce di coloro che li attraversano sono indizi identitari tutt’altro che inconsistenti, e che le vicende che vi dimorano si possono ricostruire anche con uno sguardo che incrocia un piccolo attimo sacro.

Dagli appunti di viaggio [sopralluogo].

Lavorare nel paesaggio, modellarlo, esserne modellati.
E finire con l’appartenere ad esso.
mimesis_casa è un’allusione all’abitare il paesaggio con un lavoro ispirato dal mondo animale de l’Alzina e realizzato con il materiale vegetale del luogo.

 

Un progetto che muove dalla natura del territorio e riceve la forma dallo spazio che abita e col quale interagisce.
Un lavoro che nasce per la residenza della 5ª edizione di [festival] NATURES ’24, con la direzione, gestione e coordinamento di Olga Tragant e Jaume Amigó, presso tragantCamp, l’Alzina, la Noguera (Lleida – ESP).

Periodo: settembre-ottobre 2024 / Materiali: ferro, poacea / Misure ambientali: variabili – lunghezza 6 mt, ampiezza e larghezza dall’ingresso 2 mt.

Credits

La realizzazione del lavoro è stata possibile grazie alla generosità di ogni singola persona incontrata sul territorio, e al supporto e al confronto creativo e scientifico di e con Olga Tragant e Jaume Amigó.

Nasce altresì dalla collaborazione creativa e tecnica con Antonio Di Chiara e Alessio Cristino, e grazie al supporto professionale dei docenti e degli alunni de l’Escola d’Art i Disseny Ondara – Quim Folguera Santiveri, Maria de Naza, Loanmy Beatriz Bernal Van Henengen, Carmen Art Bou.

Un ringraziamento speciale a Jesús Molina e Maria Helena per le fotografie ed il supporto al progetto, a Eulàlia Llopart per le riprese dell’inaugurazione, a Natalia Jimenez Gallardo per l’energia positiva.